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ACUFENE

Immaginate di sentire un suono come un fischio, un ronzio, un sibilo, un fruscio o un soffio e che esso sia costante oppure alterni momenti in cui lo sentite e altri in cui scompare, magari cambiando di intensità. Fino a qui nulla di strano: la nostra quotidianità è mediata dalle percezioni del nostro udito. Pensate ora di sentire questo suono in assenza di uno stimolo esterno: voi lo percepite, ma nell’ambiente circostante non vi è nulla che lo produce.

Questo è ciò che accade a chi soffre di acufene, tinnitus in lingua latina. 

La maggior parte delle persone ha avuto esperienza di un acufene di breve durata in seguito all’esposizione di suoni ad elevato volume, ad esempio all’uscita da un concerto, da una discoteca o da un ambiente molto rumoroso come una fabbrica. 

Diversa da queste esperienze occasionali è la condizione di chi riferisce un acufene prolungato o cronico, spesso associato a disturbi del sonno, dell’attenzione, della concentrazione e dell’umore.

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In molti casi la sofferenza del paziente sfocia in sintomi ansiosi, episodi depressivi, tendenza all'isolamento, conflittualità familiare e, raramente, tentati suicidi.​

Dal 2014 utilizzo il counselling, la mindfulness psicosomatica e colloqui psicologici individuali per il trattamento degli aspetti psicologici legati all'acufene idiopatico collaborando con i professionisti di Acustica Santa Chiara, con sede a Parma e San Secondo P.se.

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ACUFENE: DOMANDE e RISPOSTE

  • L'acufene  è una malattia?

  ​No. L'acufene è il sintomo di un'ampia gamma di disturbi uditivi e non come la semplice presenza di cerume del condotto uditivo esterno, le malattie dell’orecchio medio (otosclerosi o disfunzione della tuba di Eustachio), le patologie cocleari (malattia di Ménière) e la patologia del nervo uditivo. I disturbi non uditivi che possono causare acufene includono le anomalie vascolari, il mioclono e l’ipertensione endocranica.

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  • Se soffro di acufene a chi mi posso rivolgere?

E' possibile rivolgersi ad un otorino che procederà con un’accurata diagnosi clinico-audiologica, con particolare attenzione alla misurazione psicoacustica dell’acufene (acufenometria) e un questionario per stimare la percezione soggettiva dell’handicap nei pazienti con acufene (Tinnitus Handicap Inventory, THI).

L’acufene potrebbe allora essere classificato come oggettivo (detto anche obiettivo o estrinseco), se udibile anche dall’esaminatore e/o di origine vascolare, muscolare, tubarica o articolare, o soggettivo (detto anche intrinseco), se origina nella via acustica. Per questi ultimi le cause più comuni sono trauma acustico, trauma cranico, presbiacusia, otosclerosi, malattia di Meniere, farmaci ototossici, otiti croniche, nonostante spesso la natura sia idiopatica.

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  • Cosa significa acufene idiopatico?

 L’aggettivo ‘idiopatico’ deriva dal greco ídios = proprio, particolare, singolare, distinto dagli altri e páthos= sofferenza, ad indicare un sintomo non riconducibile ad una causa organica conosciuta. In altre parole in seguito alle analisi strumentali non è possibile trovare una causa che possa spiegare l'origine del sintomo.

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  • Perchè uno psicologo-psicoterapeuta può essere utile in caso di acufene?

La sensazione di mancanza di controllo di un sintomo che risulta onnipresente e pervasivo provoca una grande sofferenza che spesso si accompagna a significativi cambiamenti e limitazioni delle attività lavorative, sociali e ludiche.

Nella maggior parte delle persone che soffrono di acufene si ritrova inoltre una comune sensazione di mancato riconoscimento della propria condizione di sofferenza in seguito ad estenuanti pellegrinaggi medici condotti alla ricerca di un rimedio per il disturbo. 

Talvolta il sintomo compare in seguito ad eventi traumatici o vissuti come tali (quali morte di persone care, incidenti stradali, incidenti sul lavoro, trasferimenti, separazioni, pensionamenti, ecc.) spesso legato ad aspetti depressivi ed ansiogeni che riguardano non solo il singolo paziente, ma anche l'intero sistema familiare di cui è membro.

Lo psicologo-psicoterapeuta specializzato nel trattamento multidisciplinare dell'acufene può proporre al paziente colloqui di counseling ed esercizi di mindfulness in associazione a una terapia sonora (TRT, Tinnitus Retraining Therapy), colloqui di psicoterapia individuale o familiare.

Tuttavia ogni caso deve sempre  essere valutato nelle sue specifiche caratteristiche e all'interno di un'equipe multidisciplinare. 

 

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